L’indagine ha evidenziato come la donna avrebbe avuto il ruolo di “palo” e di soggetto deputato ad effettuare il “sopralluogo” presso l’abitazione delle vittime finalizzato a verificarne l’apertura della porta d’ingresso e la successiva fattibilità dell’azione del complice. Quest’ultimo infatti ricevuto l’ok dalla 30enne, nell’ottobre del 2014 si sarebbe introdotto nell’abitazione di una 86enne costretta su una sedia a rotelle e le avrebbe sfilato due fedi che portava nella mano destra. Nel febbraio del 2013 invece dopo l’ennesimo sopralluogo della complice il giovane si sarebbe introdotto nell’abitazione di un’altra 86enne sfilandole la fede dalla mano destra e gli orecchini procurando alla stessa lesioni alle mani ed al volto.
Tratta in arresto la 30enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stata collocata ai domiciliari.
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