Al Sindaco del Città di Molfetta
Oggetto: Richiesta di rimozione dell’opera del Maestro Hidetoshi Nagasawa “Un altro orizzonte”, collocata presso la Cala Sant’Andrea”, in danno a chi ha deciso la sua collocazione perché arbitraria e pericolosa per la pubblica incolumità.
Il sottoscritto Matteo d’Ingeo, in qualità di coordinatore pro-tempore del movimento civico “Liberatorio Politico”, premesso:
- di aver più volte manifestato pubblicamente, e con comunicati stampa, dubbi sulla collocazione dell’opera del Maestro Hidetoshi Nagasawa, “Un altro orizzonte”, presso l’approdo di Cala Sant’Andrea;
- di aver sempre sostenuto che tale opera “site-specific” non poteva essere spostata, trasformata e ricollocata senza il consenso del suo autore;
- di aver scritto una lettera aperta al Maestro H.Nagasawa proprio per chiedergli se fosse stato al corrente dell’operazione di stravolgimento ( o “taroccamento”) della sua opera;
- che il Maestro H.Nagasawa ha indirettamente risposto sulle pagine della rivista d’arte “ACADEMY of ” intervistato dal nostro Maestro molfettese Gaetano Grillo; le sue risposte sono inequivocabili e, tra le altre affermazioni interessanti, risponde alla domanda di G.Grillo, pag.8 :
…“Tu a Molfetta hai fatto un’installazione dentro il Torrione Passari ed aveva un senso, ora è stata spostata all’esterno, va bene comunque?
No, quell’opera deve essere smontata, non può stare li, l’ho detto più volte, non ha senso se è collocata in un contesto diverso da quello in cui io l’ho concepita…” ( All. n. 1);
- di aver fotografato l’opera in vari periodi e di aver notato l’allargamento delle fessurazioni del legno, in particolare nell’asse di legno verticale, probabilmente sotto la pressione di una rotazione forzata che la struttura sta subendo a causa dei venti da nord e soprattutto per il fatto che il legno non è stato trattato prima di essere esposto al sole, alla salsedine e alla pioggia ( All. n.2 ) ( All. n.3 );
- di aver appreso dalla Determinazione Dirigenziale n. 93 (NR.666) del 12 giugno 2014- (Oggetto: Lavori di “ Riqualificazione Area Libera Retrostante il Duomo.Approvazione e liquidazione liste in economia. Impresa Balacco Lavori Edili s.n.c. e ditta eMMeWebPrint) che il trasferimento dell’opera dal “Torrione Passari” all’approdo “Cala Sant’Andrea” è stata eseguita dalla ditta Balacco per €. 2.880,00 (iva compresa) e che la spesa è stata collocata nel bilancio come impegno contabile n. 1439/3 anno 2014, alla voce “imprevisti e lavori in economia” del quadro economico del progetto di perizia dei lavori di “ Riqualificazione area libera retrostante il Duomo” (All. n.4);
- di aver letto nella premessa della stessa D.D. n. 93 (NR.666) del 12 giugno 2014, questa dichiarazione : “ l’artista giapponese Nagasawa ha fatto dono all’Amministrazione comunale di un opera da collocare nell’Area Retrostante il Duomo da poco recuperata e riqualificata..”;
tenuto conto :
- che il Maestro H. Nagasawa ha donato l’opera al Comune di Molfetta ma non ha mai autorizzato la ricollocazione in altro luogo;
- che l’estensore della D.D. n. 93 (NR.666) del 12 giugno 2014 potrebbe aver dichiarato il falso quando ha scritto che “l’artista giapponese Nagasawa ha fatto dono all’Amministrazione comunale di un opera da collocare nell’area Retrostante il Duomo da poco recuperata e riqualificata..”;
- che il legno dell’opera è già degradata dall’acqua, dal sole e dal vento, presenta nuove fessurazioni, e l’allargamento di vecchie, in particolare nell’asse portante verticale probabilmente dalla rotazione forzata dai venti e dal peso dei due cubi in ferro;
- che l’impegno di spesa, pur minimo, sembra essere stato distratto da altre voci di bilancio;
per tutto quanto premesso, chiede alla S.V., che l’opera sia rimossa perché il suo autore non ha mai autorizzato la ricollocazione presso l’attuale sede e soprattutto perché, a causa del deterioramento della struttura in legno potrebbe diventare un serio pericolo per le centinaia di cittadini, molti bambini, che transitano sotto e nelle immediate vicinanze.
Inoltre chiede se ha intenzione di far eseguire i lavori di rimozione addebitandone le spese a chi ha deciso tutta l’operazione “artistica”, comprendendo anche le somme “distratte” dal bilancio per la ricollocazione iniziale, informando la cittadinanza con comunicato o delibera di Giunta.
Fonte: Il coordinatore del Movimento “Liberatorio Politico”
Fonte: Il coordinatore del Movimento “Liberatorio Politico”
Matteo d’Ingeo
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