L'assessore sotto accusa per le assenze: "Ho fatto outing sulla malattia per dare voce a tutti quelli che non accettano il game over"
Guglielmo Minervini, come sta?
"Turbato da questo gigantesco polverone. Quando stamattina ho letto il vostro sito, ho provato fastidio perché avevano preso uno spazio privato, discreto e lo avevano spostato sulla bagarre politica. Che c'entra la mia malattia con la politica?".
Se lo sono chiesti in tanti. Ha visto che è successo sui social network?
"Eh si. Che meraviglia, sono stato felice. Perché tutta quella solidarietà era certo una testimonianza d'affetto, probabilmente di stima ma era anche un messaggio diverso: la gente non ne può più della politica del degrado, cerca una nuova testimonianza nella coscienza. Cerca e trova una reazione: ecco, quella reazione è un bellissimo senso di speranza ".
Si è arrabbiato?
"Ma no. L'unica cosa da non fare era scendere al loro stesso livello, toccare quelle corde dell'insulto, del degrado. Un anno fa parlai pubblicamente della mia malattia per farla uscire dall'anonimato e dal senso di vergogna che troppe volte l'accompagna nella considerazione sociale: sei malato, quindi sei finito. Invece, essere toccati profondamente dalla malattia significa sentire un bisogno profondo, molto più profondo della vita. Ecco, io con la mia testimonianza pubblica ho provato a dar voce a tutti coloro che a contatto con il male non hanno alcuna intenzione di dichiarare "game over" e che al contrario intendono lottare per vivere fino in fondo la propria sfida. Io la sto vivendo così, bene e con buoni risultati, e come me tantissimi altri che al mattino incrocio in quel santuario oncologico che ci accoglie come una seconda casa al Policlinico di Bari. Al termine dell'attesa non c'è il miracolo, ma una pagina di vita. La nostra".
I cinque stelle le hanno chiesto scusa.
"Sinceramente sono scuse un po' a tromba perché davvero speravo arrivassero non condite da polemiche ulteriori. Che c'entra la contesa in quello che mi hanno fatto? E poi, se proprio vogliamo parlare di politica: possibile che la valutazione sui risultati di un'azione amministrativa si possa fare solo col calcolo delle presenze? Davvero che una ventina di assenze in Consiglio regionale possano liquidare così frettolosamente il giudizio su nove anni di azione amministrativa? Avrei trovato fisiologico un bel dibattito sull'impatto di Bollenti Spiriti, sugli effetti di Principi Attivi, sulla portata di Ritorno al Futuro, magari coinvolgendo le diverse decine di migliaia di giovani che ne sono stati toccati. Avrei trovato stimolante un bel confronto, proprio oggi, sulle ricadute della legge sulla tutela delle coste e del successivo Piano, forse troppo precoci rispetto alle emergenze di queste settimane. Oppure avrei trovato incalzante un'analisi, magari anche impietosa, sull'azione svolta dal governo per favorire la trasparenza amministrativa e per sperimentare forme innovative di partecipazione dei
fonte: Repubblica Bari


0 Response to "Minervini: "Turbato dal degrado grillino, la migliore risposta l'ha data la gente""
Posta un commento